Arena Palasport

Genova, Italia

Anno: 2023 – 2024
Team di progetto: Vespier Architects + RPBW
Committente: CDS Holding S.p.A.

 

Crediti fotografici
Andrea Botto / Vespier Architects

Il progetto dell’arena sportiva si inserisce nell’ambito della riqualificazione dell’edificio conosciuto come Palasport di Genova (ex Padiglione S) che insieme al grande parco pubblico ed alla realizzazione dei canali, rappresenta uno degli elementi principali del più ampio intervento del Waterfront di Levante.
L’edificio esistente, progettato dal team composto dall’Ing. Leo Finzi, l’Arch. Lorenzo Martinoia, l’Ing. Remo Pagani e dall’Ing. Franco Sironi, venne inaugurato nel 1965 e nel tempo ha rappresentato il punto di riferimento della zona fieristica alla Foce del torrente Bisagno a Genova. Negli ultimi anni però, a causa dell’ammaloramento delle strutture e dell’obsolescenza normativa, il Palasport era stato dichiarato inagibile e chiuso definitivamente, privando così la città di uno dei suoi elementi più rappresentativi.
Nel complesso, le condizioni di degrado e abbandono in cui verteva l’intera zona fieristica hanno indotto l’amministrazione pubblica a riflettere sulla rigenerazione dell’intera area arrivando a definire il Masterplan del Waterfront di Levante dove l’edificio del Palasport assume un ruolo centrale ponendosi come ingresso principale dell’intero complesso.
L’edificio è definito progettualmente da due elementi distinti ma intrinsecamente connessi tra di loro, l’area sportiva e il ring di servizi distribuito attorno ad essa.
L’arena è stata concepita come uno spazio aperto e flessibile, riconfigurabile in relazione agli eventi che vi avranno luogo. Lo spazio centrale di circa 2400mq potrà ospitare alternativamente, oltre agli eventi ufficiali, attività di allenamento delle federazioni locali, concerti e manifestazioni fieristiche. In caso di eventi sportivi di carattere nazionale grazie all’apertura di 4 gradinate telescopiche si potrà raggiungere una capienza di circa 4000 spettatori ampliabile a 5000.
Il progetto, in coerenza con lo schema originale, prevede spalti circolari distribuiti su 8 gradinate a forma di petalo, di cui 4 fisse e 4 retrattili. I quattro “petali” sui lati lunghi del campo sono in calcestruzzo prefabbricato, mentre i quattro sui lati corti sono in materiale leggero in modo da garantire un’agevole movimentazione delle gradonate telescopiche. Le sedute sono distribuite lungo 15 cerchi concentrici che ricalcano le geometrie dell’edificio esistente esaltandone la forma.
Al fine di garantire i requisiti acustici richiesti il perimetro dell’arena è rivestito da una parete fonoassorbente ad alte prestazioni di circa 1800 mq. I pannelli di forma cuneoidale sono realizzati in fibra di poliestere rivestita da una lamiera di alluminio microforato. Questa superficie cilindrica di colore grigio chiaro definisce lo spazio dell’arena sportiva e lo caratterizza anche dal punto di vista architettonico.
Il rivestimento interno funge da schermo a 360° per la proiezione di video e immagini trasformando l’arena sportiva in uno spazio immersivo. I contenuti potranno variare in funzione del tipo di evento rafforzando la versatilità dello spazio.
L’impianto è dotato dell’attrezzatura sportiva prevista dalle norme FIP per due campi di gioco (uno GOLD e l’altro SILVER). Lo spazio di allenamento sarà in parquet certificato FIBA, mentre un campo smontabile certificato sarà allestito al centro dell’arena in caso di eventi di carattere nazionale. La dotazione sportiva è completata da 2 schermi informativi che fungeranno anche da tabellone segnapunti.
Il progetto prevede un sistema di illuminazione perimetrale posto alla sommità del cilindro fonoassorbente. 76 proiettori ad alte prestazioni garantiranno il livello di lux richiesti dalla normativa di riferimento e saranno posizionati in modo da evitare l’abbagliamento di spettatori e giocatori.
Il progetto ha visto inoltre porre particolare attenzione all’involucro esterno del Palasport. La facciata continua che circonda l’edificio è stata pensata come una superfice omogenea, ritmata lungo il suo percorso attraverso l’utilizzo di pannelli in lamiera ondulata inframmezzati da lame verticali su cui, a loro volta, sono posizionate le luci architettoniche, che permettono grazie alla curvatura del palazzetto, di creare continui giochi di luce ed ombra. In corrispondenza delle “piazze” pubbliche interne sono state collocate delle aperture della facciata che garantiranno ai fruitori di godere di punti di vista inediti del panorama circostante. Altresì, l’aggetto del livello superiore rispetto al pian terreno e la differente cromia di questi due elementi ha consentito di “staccare” dal suolo l’edificio al fine di smaterializzare la percezione volumetrica di quest’ultimo permettendogli di fluttuare all’interno del contesto limitrofo.
Il nuovo Palasport sarà un edificio che basa il proprio fabbisogno sull’utilizzo di energie rinnovabili. Il tetto della nuova struttura sarà coperto da circa 2800mq di pannelli fotovoltaici mentre un sistema di scambiatori con acqua di mare contribuirà al raffrescamento/riscaldamento del fabbricato.