Casa della Cultura
Rieti, Italia
Rieti, Italia
Il progetto prevede la rigenerazione dell’area dell’ex mattatoio di Rieti. Il sito attualmente è in gran parte occupata dall’edificio principale e da alcuni corpi di fabbrica secondari più piccoli.
Uno degli obiettivi per la riqualificazione è far si che con il nuovo intervento venga incrementato il rapporto tra area libera e area costruita, sia al fine di massimizzare la superficie drenante, sia per migliorare le condizioni idrauliche rispetto allo stato di fatto.
La demolizione degli edifici esistenti permette di liberare e risagomare lo spazio proponendo una ricucitura con gli assi suggeriti dal contesto e l’introduzione di una viabilità secondaria di servizio alla nuova costruzione.
Il sedime del nuovo teatro si posiziona lungo l’asse individuato in fase di masterplan, la cui direzione trova il giusto equilibrio tra la viabilità esistente e il rapporto con gli argini del fiume, proponendo una lettura dinamica dei fronti del nuovo edificio.
Il primo segno sul terreno è rappresentato dal “podio”. Questo permette di portare la quota d’ingresso del nuovo teatro a circa +1.30 m rispetto alla quota media del piano di campagna, evidenziando la singolarità del nuovo edificio all’interno delle ampie superfici a verde e contribuendo alla messa in sicurezza idraulica della nuova funzione insediata. Il podio si integra visivamente con il terreno circostante, opportunamente raccordato sia dal punto di vista paesaggistico, sia da quello dei percorsi che garantiscono la piena accessibilità al piano d’ ingresso.
Su di esso si appoggia il nuovo edificio. Il volume di partenza è semplice e compatto. Una pianta rettangolare, 45 m di lunghezza per 30 di larghezza. In questo volume si articolano, la sala da 500 posti, il foyer e tutti gli altri locali accessori e di servizio.
La forma semplice si sviluppa, incurvandosi verso l’alto, quasi a cercare il minimo appoggio sul podio. È questo “movimento” che definisce l’apertura dell’ingresso. Il volume si solleva creando lo spazio per il foyer sul fronte nord, modellando al tempo stesso il profilo dei prospetti laterali che suggeriscono all’esterno l’andamento della platea della sala. La dinamica della forma è messa in evidenza dal trattamento dei fronti del volume, rivestiti da una sequenza di elementi verticali sagomati, tutti uguali, ma articolati in superficie, che assecondano l’andamento curvo dei prospetti.
Sul volume principale del teatro si innesta, sul fronte sud, la torre scenica. Distinta e riconoscibile per forma e colore, questa è pensata per offrire la sua funzione, sia verso la sala interna, sia verso l’esterno, dove sarà prevista, in asse con il teatro, un’ampia cavea su terrapieno, pensata per ospitare fino a 1000 posti a sedere.