Area di interscambio Certosa

Firenze, Italia

Anno: 2019

Il parcheggio scambiatore dà la possibilità alle automobili private e ai servizi di autobus di uscire dall’autostrada e sostare al suo interno, consentendo agli utenti di usare mezzi pubblici e pista ciclabile per raggiungere il centro di Firenze. L’ingresso e l’uscita dalla via Cassia sono a doppia corsia e il parcheggio per 10 autobus è posizionato al centro del lotto, per accedere e uscire dagli stalli senza retromarcia. I posti auto sono 307 di cui 69 predisposti per auto elettriche. I flussi pedonali sono stati studiati per ridurre al minimo le interferenze con i flussi veicolari.
Il progetto introduce aree a verde nelle zone perimetrali; un doppio filare e una serie di filari singoli, paralleli alla Via Cassia, sono inseriti per definire una chiara gerarchia di assi e mitigare l’impatto del parcheggio. Nella piazza ci sono aiuole di varie dimensioni, con piantumazione di essenze verdi, al fine di creare ombreggiamento. I percorsi veicolari sono ritmati e perimetrati da una serie di aiuole con alberature ed essenze.
All’interno della Piazza le “isole verdi” definiscono, insieme alle zone coperte dalle falde dell’architettura di servizio e tra i percorsi, degli ambiti per la sosta segnando una gerarchia compositiva e funzionale. La Piazza è poi disegnata attraverso inserti a filo pavimentazione in lastre di pietra che nascono dalla geometria dell’architettura di servizio e verso la quale convergono. Gli arredi esterni sono concentrati nelle aree adiacenti alla Cassia e nella Piazza, per perseguire l’idea di uno spazio “urbano” e non periferico. Il progetto prevede anche un’area giochi per bambini in un’unica grande istallazione ludica.
La copertura è protagonista dell’intervento e si pone come nuovo Landmark. Visibile sia dallo svincolo autostradale che dalla via Cassia, definisce una nuova immagine del sito. L’idea parte dalla definizione di due falde che si allungano rastremandosi in pianta e in prospetto, non si chiudono in un colmo comune, ma corrono parallele come “ali a riposo” con un taglio trasparente lungo l’asse centrale. Oltre il parcheggio degli autobus, le falde prendono libertà compositiva formando delle “cuspidi” che definiscono il rapporto con la Piazza. La finitura della superfice delle falde è realizzata in scandole di zinco, una “pelle” che gioca con le vibrazioni geometriche e cromatiche: un “tessuto” che prende colore dal fondersi di 4 sfumature cromatiche diverse. Il riferimento è dato dalle falde in cui i vecchi coppi sono variamente ossidati e scoloriti dal tempo.