Mercato San Giovanni di Dio

Roma, Italia

Anno: 2020
Competition

L’idea progettuale parte dalla ricerca di una nuova gerarchia funzionale dello spazio urbano interessato all’intervento. Una trasformazione che integri l’idea di Piazza come sintesi di contaminazione funzionale, di incontro e scambio, rispondendo al tempo stesso alle specifiche dinamiche delle attività del mercato. Nella proposta, la nuova struttura occupa circa due terzi dell’area, lasciando spazio ad una piazza completamente pedonale che si apre lungo il viale. Il progetto prevede un livello interrato, due livelli per l’area commerciale, su cui sono distribuiti i 120 box di vendita previsti oltre ai relativi servizi.
La decisione di dividere l’area commerciale su due livelli nasce sia dalla volontà di non congestionare lo spazio, riuscendo a garantire percorsi ed aree di transito più generose, che dalla volontà di configurare un layout che minimizzi le interferenze tra i percorsi pubblici e quelli di servizio alle aree di vendita. L’area destinata alle attività di carico e scarico si trova lungo il fronte opposto alla piazza in adiacenza a blocchi di servizio su cui si attestano. I box di vendita sono aggregati in una configurazione a “penisole” che da un lato permette l’articolazione dei percorsi pubblici e dall’altro prevede corridoi di servizio accessibili dall’area carico/scarico e che danno accesso al retro dell’area commerciale. Entrambi i piani sono immaginati come un prolungamento della piazza esterna. Permeabili e collegati tra di loro anche visivamente grazie alla presenza di un ampio vuoto centrale che unifica lo spazio e permette al verde della piazza di invadere il mercato con un giardino interno. Il primo piano “atterra” sulla piazza con due ampie scalinate che al tempo stesso incorniciano l’accesso dal piano terra.
La grande copertura si propone come elemento tipologico di richiamo identitario del mercato. La struttura del piano orizzontale è prevista con una griglia di travi in legno lamellare accoppiate, con terminali rastremati a sbalzo su tutti e quattro i lati. Il manto di copertura in laminato metallico, ripiega sottilissimo rastremandosi sui bordi; nei campi regolari si compongono lucernari “shed” opportunamente orientati per catturare la luce da nord. Le proporzioni dei piani orizzontali dialogano con la scala degli alberi e l’altezza del tetto è calibrata sul contesto, rendendo godibile, dagli edifici circostanti, la vibrazione degli shed.