MUSE – Museo della Scienza
Trento, Italia

 

Progetto: RPBW
Danilo Vespier
Associato responsabile per RPBW
Concept
Progetto preliminare
Progetto definitivo
Progetto esecutivo
Direzione Artistica
Progetto degli allestimenti

 

Superficie: 21.254 m2
Costo: 44.700.000 euro
Apertura al pubblico: Luglio 2013

 

Certificazione Leed Livello Gold

L’occasione per il progetto del “MUSE” nasce all’interno del più ampio intervento di riqualificazione urbana dell’area Ex Michelin e della realizzazione del nuovo quartiere “Le Albere”.
Il Museo si sviluppa in pianta su una lunghezza massima (est/ovest) di 130 metri (140 metri a livello interrato) e una larghezza massima (nord/sud) di 35 metri (45 metri a livello interrato).
I suoi ambienti e le sue funzioni sono distribuite su 2 livelli interrati e 5 livelli fuori terra. Tutti i piani fuori terra e anche il livello –1 accolgono sia funzioni destinate al pubblico che attività amministrative di servizio e di ricerca; il livello –2 è destinato essenzialmente a parcheggio.
L’edificio è costituito da una successione di spazi e di volumi, di pieni e di vuoti, adagiati su un grande specchio d’acqua sul quale sembrano galleggiare, moltiplicando gli effetti e le vibrazioni della luce e delle ombre. Le grandi falde della copertura ne assecondano le forme e le rendono riconoscibili anche all’esterno, dando allo stesso tempo una forte unitarietà al loro insieme.
L’idea architettonica nasce dalla ricerca di una giusta mediazione tra bisogno di flessibilità e risposta, precisa e coerente nelle forme, ai contenuti scientifici del progetto culturale. Un museo in cui i grandi temi del percorso espositivo siano riconoscibili anche nei volumi e nella loro articolazione, caratterizzato anche da un’ampia flessibilità di allestimento, tipica di un museo di nuova generazione. L’architettura nasce, oltre che dalla interpretazione volumetrica dei contenuti scientifici del museo, anche dai rapporti con il contesto: il nuovo quartiere, il parco, il fiume, il vicino Palazzo delle Albere.
Gli spazi espositivi si articolano intorno ad un “Grande Vuoto” che permette una visione complessiva dello spazio museale dal livello -1 al +4. Un grande volume pensato per essere riempito e diventare il principale “exhibit”.
La progettazione integrata dell’edificio e degli allestimenti, ha permesso una coerente fusione tra contenitore e contenuto, sfruttando al meglio l’articolazione degli spazi e la luce naturale.
La metodologia progettuale è stata strutturata attraverso una stretta relazione tra le discipline, con una particolare attenzione nel concepire un sistema integrato edificio-impianto, nell’intento di affrontare in maniera organica il tema della sostenibilità e del risparmio energetico. Questo rappresenta uno dei principi fondativi del progetto, la cui qualità, anche sotto questi aspetti, ha avuto ampio riscontro in certificazioni e riconoscimenti.