Torre Ca’ Venier
Mestre, Italia
Mestre, Italia
L’intervento prevede la riqualificazione di un immobile e dell’area urbana limitrofa, e propone la demolizione dell’attuale edificio, ormai obsoleto e poco funzionale ad un suo riutilizzo, e la sua ricostruzione con uno di elevate prestazioni energetiche e ambientali oltre a una qualità architettonica improntata alla leggerezza e sostenibilità. L’idea di aggettare l’edificio verso il limitrofo parcheggio interrato di altra proprietà consente di traslare l’ingombro planimetrico attuale per aumentare lo spazio verso gli edifici esistenti su via Ca’ Venier, migliorando la visibilità degli stessi. Inoltre, “sollevando” il nuovo edificio si consentirà una piena permeabilità pedonale verso il giardino costruito sulla copertura del parcheggio interrato, risolvendo in tal modo l’annoso problema dell’accessibilità allo spazio verde.
La ricerca progettuale e le scelte compositive sono state orientate verso il perseguimento di due principali obiettivi: da un lato la volontà di dare sviluppo alla volumetria in un corpo più slanciato e leggero, che potesse frammentarsi ed articolarsi in altezza mantenendo comunque un’efficienza funzionale; dall’altro quello di disegnare un nuovo attacco a terra, ripensato nella forma e nella scelta delle funzioni, proprio per poter trovare una più corretta interazione urbana e sinergica con il contesto intorno al sedime. La traslazione, resa possibile dalla sporgenza dell’edificio a sbalzo sulla copertura del parcheggio esistente, parte dal terzo piano: il piano terra e i primi due livelli, destinati a funzioni diverse da quella residenziale, sono infatti più arretrati. L’attacco a terra è quindi calibrato nelle proporzioni, sia in piano che in altezza; permeabile rispetto al piano strada, sia fisicamente che funzionalmente. Dal terzo piano in poi, l’edificio si sviluppa nella sua funzione residenziale, su una pianta caratterizzata da due tagli compositivi, uno sull’asse nord/sud e l’altro su quello est/ovest. Ciò consente di articolare l’edificio come un’aggregazione di quattro volumi che salgono ad altezze diverse. Dal prospetto più slanciato a sud, l’edificio si articola degradando con terrazze verdi, permettendo alla luce del sole di arrivare fino al piano strada di via Ca’ Venier. Coerentemente all’articolazione volumetrica che punta alla leggerezza, le facciate sono pensate come una tessitura di elementi orizzontali e verticali permeabili e vibranti alla luce. Queste pelli sono tagliate sugli angoli, contribuendo a snellire ulteriormente i fronti ed esaltando le linee verticali.